Prima di parlare delle dipendenze sessuali vediamo cosa si intende con il termine “dipendenza”.
Questa è un’alterazione del comportamento per cui l’individuo passa da una semplice e comune abitudine ad una ricerca esagerata ed esasperata dell’abitudine stessa, ricercando attraverso di essa un godimento compulsivo. Per cui la persona dipendente perde ogni possibilità di controllo sull’abitudine.
Il DSM-V e l’ICD-10, i testi di riferimento internazionale per la diagnosi psichiatrica, indicano il segno cardinale della dipendenza nell’uso compulsivo di una sostanza a dispetto della consapevolezza delle conseguenze negative, dunque la perdita del controllo volontario del comportamento. Sono evidenziabili alcuni tratti comuni tra le persone con atteggiamenti dipendenti. Ritroviamo elevata impulsività, ridotta resistenza allo stress, dis-controllo, bassa autostima, deficit cognitivi e di concentrazione, nelle dimensioni borderline, narcisista ed antisociale.
Spesso le dipendenze sono associate ad un tipo di personalità che agisce più in una tendenza di impulsività che di ragionamento.
Per cui possiamo trovare una caratterizzazione emotiva del desiderio di fuga e da una incapacità a tollerare il dolore mentale che porta inevitabilmente alla rinuncia del pensiero a favore della “scarica emotiva” che può passare attraverso l’abuso di sostanza o di comportamenti patologici. Si evidenzia quindi che i soggetti dipendenti mancano della capacità di riflessione sui propri pensieri, emozioni, di darne significati. Questo con la conseguenza che, quando emergono le emozioni considerate come pericolose, devono essere annientate , compulsivamente agite.
Ogni volta che sentirà la minaccia emotiva diventare preponderante cercherà il rapporto esclusivo e compulsivo con “l’oggetto tossico”. Questo non gli permetterà una risoluzione a lungo termine ma solo una scarica nell’immediato per permettere al circuito tossico di ripresentarsi nuovamente. È in un tempo ciclico apparentemente uguale a sé stesso.
Volevo soffermarmi e riflettere su quelle dipendenze in cui non esite l’uso di una sostanza tossica. L’oggetto della dipendenza, l’oggetto del desiderio è tendenzialmente un comportamento normalmente lecito o socialmente accettabile come ad esempio la dipendenza da sesso, dipendenza affettiva, da lavoro, da soprt,… In questo caso mi soffermo sull’aspetto erotico sessuale.
Nel libro di Michael Bader, “Eccitazione, la logica segreta della fantasie sessuali” Raffaello Cortina Editore, egli fa riferimento ad uno studio del 2006 in cui si era evidenziato un aumento dell’utilizzo del materiale pornografico.
In questi ultimi anni possiamo annotare un aumento esponenziale dell’uso e abuso dei siti pornografici, utilizzando internet.
Secondo l’autore l’uso ossessivo e compulsivo della pornografia è motivato da sentimenti inconsci di disconnessione e solitudine, strettamente associati a sentimenti di colpa.
Le famiglie che non sono riuscite a prendersi cura in modo adeguato dei bisogni, a tradurre le emozioni del proprio figlio, produrrà in lui una inadeguatezza dei propri desideri ed un sentimento di invisibilità. L’invisibilità produce solitudine ed alienazione. Produrranno impedimento nell’affrontare i sentimenti ritenuti più dannosi o poco amabili.
L’eccitazione sessuale mediante internet è una soluzione al problema della solitudine e alla vergogna dei propri stati interni. Stati interni sono legati alla svalutazione del Sé, alla depressione, alla bassa autostima alla sensibilità al rifiuto. Questi sono nemici dell’eccitazione sessuale .
Il bambino che nella sua cameretta è solo e sente di essere del tutto al di fuori del radar emotivo dei propri genitori non può sentire di meritare l’amore o di essere desiderabile o di essere sessualmente potente. La pornografia via internet lo aiuta a superare in quel momento il doloroso stato interiore.
Un aspetto ulteriore da considerare è che la fonte di gratificazione (il cybersex) ti permette l’anonimato. Puoi quindi by-passare gli effetti inibitori della propria coscienza e le opinioni degli altri.
In gioco ci sono le fantasia sessuali che possono essere espresse senza inibizioni, con una percentuale alta di ricerca di partner reali anche se anonimi. Possiamo trovare anche un’escalation di eccitazione sempre più spinta , più estrema. Persone che hanno rovinato la propria famiglia, lavoro, perché il cybersex gli garantiva una soluzione ai problemi rilevanti, allontanando così sempre di più il “reale”. Porta ad impoverirsi socialmente ed emotivamente, isolandosi sempre di più, creando un circuito ripetitivo.