“L’estate sta finendo…”, come dicevano i Righeira siamo arrivati alla fine delle vacanze e non è mai semplice riprendere a lavorare con la solita routine e magari cambiamenti lavorativi in vista.
Il tempo delle ferie dovrebbe essere vissuto come momento per sè per ricaricarsi e per “staccare la spina” dagli impegni quotidiani e dagli stress lavorativi, come spiegavo in un mio precedente articolo (“Il tempo della vacanza” nel nostro blog).
Non sempre si riesce a fare ciò e il rientro è ancora più critico di quanto non sia normalmente.
La quotidianità delle ferie è, inoltre, differente dal tempo del lavoro anche dal punto di vista emotivo. Bisognerebbe riprendere in maniera graduale, organizzandosi il rientro perchè il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di un periodo di riadattamento.
Non dovremmo pretendere, inoltre, di essere subito al massimo della nostra efficienza. Non mettiamo troppi impegni anche extra lavorativi dal primo giorno.
E’ importante, quindi, pianificare al meglio i nostri appuntamenti e magari concedendoci dei momenti con la famiglia o con gli amici.
Un altro suggerimento per rendere meno traumatico il rientro è quello di mantenere alcune abitudini “felici” che avevamo durante le vacanze. Questo è un modo per ricordare gli effetti benefici e piacevoli di questi momenti come, ad esempio fare colazione insieme alla famiglia, continuare a leggere il libro iniziato durante l’estate, ecc…
Anche il nostro atteggiamento rispetto alla situazione può fare la differenza nell’affrontarla.
Come?
Vi faccio un esempio: se quando ritorniamo al lavoro continuiamo a lamentarci delle ferie finite, del troppo lavoro, ci concentreremo solo sugli aspetti negativi. Rimaremmo nel passato e quindi le giornate passeranno in maniera più faticosa.
Se, invece, spostiamo l’attenzione dai pensieri della “vacanza terminata” a quelli di un nuovo anno ricco di progetti, aspettative, possibili soddisfazioni future, con una spinta creativa, innovativa, possiamo viverla meglio. Riusciremo a lavorare con più entusiasmo.
Guardare al futuro per non rimanere fermi nel passato e di conseguenza perderci il presente: questo è importante.
A volte,però, capita che il lavoro che stiamo facendo non ci soddisfi. In questo caso dovremo analizzare la situazione, scoprirne le cause. Questo può essere il momento dell’anno migliore per capire come poter cambiare, come renderlo più gratificante, modificare il nostro atteggiamento nell’affrontare il lavoro, come migliorare, ecc…
Non dimentichiamoci la cosa più importante di tutte concediamo sempre del tempo per noi!